L’inizio di un libro

Era la prima volta che lei lasciava una festa prima della fine.
Un’ora dopo la nevicata iniziò davvero. La prima neve dell’anno e non voleva fermarsi. La città era silenziosa. Non c’erano più domande. Solo quel mondo ovattato. “Io voglio andare a Parigi”

I vecchi miti

poi cresci, e tutto cambia, perfino i miti: non c’è più Minnie con quell’astuto detective di Topolino, ma neanche Colombo va più bene, nè tantomeno Sherlock Holmes… ora c’è Carrie con quella sciupauomini di Samantha, ci sono le casalinghe disperate, la povera Lynette alle prese con 4 figli, ci sono Dharma e Greg con il loro matrimonio perfetto, c’è Joey (ma quand’è successo che la stupidità di Joey ha preso il posto dell’astuzia di Topolino???!!) con i suoi friends, e poi i chirurghi pazzi con l’elogio dell’apparenza (ma non solo), quei nanerottoli gialli dei Simpson… una sfilata di ironia e di sarcasmo e di punti di vista “diversi” sulla vita con a volte, ma solo a volte, un velo di tristezza… battute sulla nostra politica e la nostra moda e il nostro vivere “disperato” ed il sesso e il matrimonio e la vita di tutti i giorni… Superman non può più essere un eroe: è Lynette la vera eroina, che cerca di farsi forza disperatamente tra poppate e urla isteriche di marmocchi in fuga perenne ed un marito che potrebbe non nutrire più interesse per una minigonna sporca di pappina… o forse i veri eroi siamo noi che ci illudiamo ogni giorno di riuscire a trovare un posto in cui essere noi stessi fino in fondo, al di là delle apparenze, al di là di stupide mode che tentano di omologarci, al di fuori di luoghi comuni e di scelte forzate che pretendono di obbligarci ad essere tutti uguali… non siamo forse noi gli ultimi eroi? quelli che tentano ancora, quelli che ancora ci provano, quelli che non lo fanno per uscire dagli schemi dalle stupide convenzioni, semplicemnete perchè ci credono… non siamo forse noi gli eroi che sanno che prima o poi verranno schiacciati dal mucchio, ma che comunque si ostinano a…??? sì, lo siamo e siamo anche consapevoli di esserlo, ma a volte dobbiamo dircelo, a volte abbiamo bisogno di un confronto, di uno specchio, o di chissà cosa… ok, ok, smetto di scrivere cose stupide e me ne vado a pranzo… sarà la fame a procurarmi questo delirio… buon appetito…

non vedo l’ora!!!

tra un po’ scenderò a casa, mi distenderò sul mio divano/futon, una ciotola di Cipster (quelle nuove, però, più leggere), un bicchierone di Coca Cola con tanto di fetta di limone annessa e… mi gusterò.. nientepopodimenoche… le ultime puntate dell’ultima stagione di Sex and the City!!!! L’ultima, proprio l’ultima, quella in cui… no!!! Non posso scriverlo… e se qualcuno non l’avesse ancora vista??!!! Solo un’anticipazione… solo qualche nota… “Over the rainbow”… e sto già ballando con Carrie…

gente normale e gente … “strana”

2 voices over the web

“Avete mai notato che durante i preparativi per un matrimonio, gli sposi, anzi soprattutto la sposa (e spesso la madre) cade vittima di un eccesso di egocentrismo? Mi spiego meglio: organizzano tutto alla perfezione , si prodigano a fare inviti estesi all’ennesima potenza (i colleghi di lavoro della mamma e del papà, i vicini di casa, i cognati dei cognati, i parenti visti 3 volte nella vita), come se il mondo tutto dovesse interessarsi all’evento e dovesse addirittura essere felice di presentarsi in chiesa e poi al ricevimento, magari in pieno luglio vestiti come dei pinguini. Ma poi alla fine su 10 inviti che fai, almeno 7 o 8 sono delle vere e proprie condanne per i poveri invitati che pereferirebbero addirittura stare a casa a vedersi il best of di Verissimo. Che tristezza… ”

“e lo stesso accade alla nascita di un figlio… come fa la gente ad ostinarsi a non capire che nella vita ci sono anche altri eventi degni di nota???
pretendono che vai al matrimonio, fai un bel regalo, ti vesti alla perfezione, vai alle feste dei bambini (quell’accozzaglia di voci isteriche e di torte pacchianissime)… quando fanno casa loro ti descrivono perfino il colore dell’ultimo chiodo usato per appendere il quadro regalato dalla zia americana in visita una sola volta in Italia… e ti invitano e rimangono male se hai portatao solo il dolce (dov’è il supermegaregalo???!!!)… poi fai casa tu e… neanche vengono per un drink… mentre tu non puoi mancare alla prima del loro filmino di nozze lì in prima fila ad eprimere meraviglia ed entusiasmo per ogni passo della celebre coppia… così è la vita, mio caro amico: ci sono persone “normali” e persone “anormali”, che poi sono quelle che non rispettano gli standard, le età giuste per fare questo e per fare quello, e sono quelli che vengono etichettati come “anticonformisti”, perchè è più comodo così, quelli che non hanno nulla da festeggiare (mica si son sposati loro!), quelli che possono andare a comprare tutti i regali del mondo perchè tanto hanno tempo perchè non hanno una “famiglia”… così è la vita e saremmo stupidi a pretendere che quelli “normali” capissero che ci sono cose che per noi hanno un’importanza diversa… quand’è che è capitato? quand’è che sono diventata “anormale”? quand’è che mi sono persa qualcosa???”