e poi di tanto in tanto ti leggo

“Quando sono stato a Dublino ad agosto ho avuto come un rifiuto.
Rifiuto a girovagare per l’ennesima volta tra strade affollate e piene degli stessi negozi di tutta Europa.
Rifiuto di vedere sempre le stesse cose, gli stessi negozi di souvenir che ti rincorrono per tutta l’Irlanda.
Perchè non c’erano più i prati infiniti e le colline accese di verde.
Perchè non c’erano più quelle spiagge bianche che sfumavano nel cielo plumbeo.
E da allora non ho voglia di partire, non ho voglia di viaggiare, nemmeno ora che la stagione cambia e io queste cose in qualche modo le ho sempre sentite dentro.
E mi sono immaginato altrove.
E mi sono immaginato sempre distante.
Oggi no, mi immagino proprio qui dietro questa finestra, come molte sere a questa parte.Fermo, immobile a guardar fuori.
Non ho la minima voglia di essere altrove, io voglio essere a casa mia tra queste cose, e per la prima volta questo mi sta bastando da un pò di tempo.
E’ come una pausa”

come una pausa… non ho la minima voglia di essere altrove.. non ci sono per nessuno… non voglio essereci per nessuno… ferma immobile a non guardare da nessuna parte… sono solo ferma e immobile… mentre tutto il resto scorre… e questo non mi basta più… mi sento di nuovo irrequieta…