Esiste un famoso detto di una padre del deserto “fuge, tace, quiesce”: fuggi, prendi le distanze, rimani in silenzio e trova così la pace. La solitudine. Ci chiediamo spesso quanto sia importante imparare ad essere soli, a pensare da soli, a vivere da soli. Ma la solitudine, quella vera, deve avvenire in piena libertà. E’ solitudine voluta, e non imposta, quella condizione in cui scegliamo di starcene per conto nostro, in cui impariamo ad ascoltare in silenzio ed a trovare così la pace interiore. Come l’artista che scolpisce. Abbiamo bisogno di non agire, di fermarci e pensare. Non è forse vero che abbiamo tutti bisogno di prendere le distanze dall’opera che stiamo copiendo per capirla meglio???? Non è forse vero che abbiamo tutti bisogno di momenti in cui tralasciamo quel che facciamo, il nostro lavoro, il quotidiano, lo stesso ritmo per prendere le distanze e giudicare se quel che facciamo è adeguato a noi??? E’ così difficile prendere le distanze da quello che siamo??? E perchè mai ne abbiamo così tanta paura??? Ci spaventa saperlo o ci spaventa quello che siamo?