non c’è più tempo
ormai
le ore corrono veloci
la clessidra rovesciata
rotta
sospesa
nel vuoto
senza rete
senza appigli
l’aria è fresca
fuori
e tu
sempre tu
silenzioso
mentre fuori
il buio divora l’anima
sale dal profondo
come i mostri
come l’uomo nero
quando eravamo bambini
quando ero bambina
e bastava una favola
e vissero felici e contenti
il lieto fine
il sorriso di qualcuno
spenta
sospesa
a metà
o anche meno di metà
vuota
malinconica
me