Stand by

di nuovo con te. Un po’ di cose da studiare stasera e poi me ne vado a letto. Stand by. Vorrei giocare con i bambini. Costruire con i Lego. Fare castelli di sabbia sulla spiaggia. Ed aspettare l’onda. Non quella perfetta. Aspetto la mia onda. Quella che mi farà perdere la testa. Di nuovo. Ancora. Non ne ho mai abbastanza. Rinascere è un bello sforzo, non ti pare? Sconnessa, come sempre. Dove sei? Dimmi qualcosa. E’ importante rivedere gli ultimi passaggi, come le prime sequenze di un film. A rallentatore. E’ importante per capire. Sono qui e scrivo e non ho bisogno di altro.

Silenzio

che fine fanno le azioni?
Mi mancano i tuoi pensieri
Nessuna fuga stasera. Sono dentro di me e ci resto. Ho bisogno di respirare ancora più intensamente, voglio sentire i miei polmoni esplodermi dentro. Dentro, con forza.
Silenzio. Basta con la musica. Adesso ho voglia di silenzio. Ho voglia di ascoltarmi, ho molte cose da raccontarmi e da raccomandarmi. Però stasera voglio fare silenzio. Voglio il silenzio lento. Assoluto. Silenzio.
So che mi stai leggendo e che continuerai a leggermi perchè so che continuerò a scriverti finchè ne avrò voglia, finchè non sarò stanca di farlo, finchè avrò bisogno di te…
Stasera berrò una birra con gli amici…

1948

I giorni sono sempre più brevi
le piogge cominceranno.
La mia porta, spalancata, ti ha atteso.
Perchè hai tardato tanto?

Sul mio tavolo, dei peperoni verdi, del sale, del pane.
Il vino che avevo conservato nella brocca
l’ho bevuto a metà, da solo, aspettando.
Perchè hai tradato tanto?

Ma ecco sui rami, maturi, profondi
dei frutti carichi di miele.
Stavano per cadere senza essere colti
se tu avessi tardato ancora un poco.

.:: Hikmet ::.

Un gelato

ciao! Da quando ci sei non riesco a fare a meno di te! Stamattina finalmente ho visto il mare! Era tanto che non mi sdraiavo sulla spiaggia! Peccato non aver trovato niente di particolarmente bello da fotografare. Magari oggi ci torno. Magari oggi trovo un cane, una bambola, un relitto, e magari, che so, mangiando un gelato, una barca particolarmente bella. Oppure potrei non fotografare niente, semplicemente starmene a guardare… il mare… ed il cielo così terso. Finalmente respiro un po’. Tanta rabbia dentro sembra essersi dileguata… ancora palesemente confusa ma stranamente serena… la passeggiata solitaria mi avrà fatto bene. Vorrei solo dare un senso a questo periodo, giornate che scorrono, o che corrono…

Troppo cerebrale

troppo cerebrale per capire che si può star bene senza complicare il pane | ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote ma doppiate | Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo | taglia bene l’aquilone, togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace | Liberi com’eravamo ieri, dei centimetri di libri sotto i piedi | per tirare la maniglia della porta e andare fuori come Mastroianni anni fa, | come la voce guida la pubblicità | ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già | Torre di controllo, aiuto, sto finendo l’aria dentro al serbatoio | Potrei ma non voglio fidarmi di te | io non ti conosco e in fondo non c’è | in quello che dici qualcosa che pensi | sei solo la copia di mille riassunti | Leggera leggera si bagna la fiamma | rimane la cera e non ci sei più…

.:: Samuele Bersani ::.