la scuola

“passo i miei pomeriggi schivando gli assalti logorroici delle colleghe in sala docenti … un tedio immediato pregno di pericolose sfumature esistenzialiste”
Silvia Dai Prà

e poi

saranno in tanti
eserciti senz’armi
cavalieri senza spade
mostri senz’anima
rumori senza suoni

prenderanno le anime
si ciberanno delle parole
calpesteranno le idee

andranno via
li vedremo portar via
quel che resta di noi

e poi
il nulla

aiutami

non c’è più tempo
non ci sono più io
non ci sono più parole

nulla più

non ci sono più
inghiottita dal nulla
senza più parole
senza più me stessa
senza te
senza me

senza

alone

quando il buio divora l’aria
arrivano i fantasmi
silenziosi
invisibili
reali

quando il vuoto riempie l’aria
arriva il mostro
e le parole diventano silenzio
assordante

l’anima si spegne
come la luce di una candela

e resti
alone

me

non c’è più tempo
ormai
le ore corrono veloci
la clessidra rovesciata
rotta

sospesa
nel vuoto
senza rete
senza appigli
l’aria è fresca
fuori

e tu
sempre tu
silenzioso

mentre fuori
il buio divora l’anima
sale dal profondo
come i mostri
come l’uomo nero
quando eravamo bambini
quando ero bambina

e bastava una favola
e vissero felici e contenti
il lieto fine
il sorriso di qualcuno

spenta
sospesa
a metà
o anche meno di metà
vuota
malinconica
me

you again

un nuovo autunno … di foglie di cose di persone … e di emozioni … sempre più rare, sempre più incompiute, sempre meno intense …. I need … ne ho bisogno, come dell’acqua … questa musica non accarezza il cuore e le parole non hanno senso … come sempre ho bisogno di una scossa … basta correre senza meta! e basta con le mete … non ho più bisogno di pace … I need you …